venerdì 25 ottobre 2013

la vita è una CACCA!!!!!









Come da titolo ... la vita è una cacca:
Lavoro,ragazza,passioni, divertimento,sesso,  droga , alcol , amici , famiglia e tutte quelle cose che circondano la sfera sociale di interlocuzione con altre persone ... sono come la cacca!

Ma aspetta.. niente è come sembra, anche se tutto è come è ! quindi cercherò di spiegare nel miglior modo possibile il motivo per il quale faccio quest'affermazione !

iniziamo dal presupposto che la cacca è qualcosa di sporco , di puzzolente , e portatore di tanti batteri ..

oggi 25 ottobre sono passati esattamente 9 anni da quel giorno che presi quel treno in direzione sud italia , taranto per l'esattezza , e è buffo... perche a ricordarmelo è stato il ciondolo che porto al collo da 9 anni, è successo sta mattina, mentre mi lavavo la faccia a petto nudo davanti lo specchio che l'occhio è caduto inevitabilmente su quel ciondolo dove cè l'incisione di quella data... quella data da dove forse è iniziato tutto..
 ed è per questo motivo che mi sento di scrivere OGGI,  e affermare come da titolo che la vita è una CACCA!
Da quel giorno ne ho viste tante, e ne ho vissute di tutti i tipi, conoscendo tante persone, tutte diverse, ma fondamentalmente tutte uguali l'una dalle altre , e stando in mezzo a tante situazioni, ho amato , ho tradito e sono stato tradito, mi sono divertito, mi sono drogato, ho pianto e sofferto, ho visto amori nascere, per poi morire, ho visto amori che continuano a durare oggi, ho visto litigi per cose futili, e omertà per cose importantissime... ho visto e visitato  tanti posti diversi l'uno dall'altro, ho vissuto nel sud italia per circa 6 mesi, dove le persone hanno un concetto completamente diverso della famiglia di come abbiamo noi del centro , ho vissuto in Sardegna per piu di un anno, dove mi sono accorto che la vita di un isola è qualcosa che ti fa sentir parte di un qualcosa di speciale ,e unico, staccato dal continente dove sei nato, ho lavorato e vissuto in Inghilterra per piu di un anno e mezzo,(l'hanno dell'adolescenza vera), e in inghilterra il bagaglio di esperienza culturale e etnico si spreca in mille e mille racconti...  ho lavorato e vissuto per 6 mesi in polonia,(uno dei posti piu freddi che abbia mai visto) ho vissuto anche in Norvegia , sono passato per la Spagna ( ma li non ho lavorato, troppo divertimento e distrazioni) , per la fine tornare nel paese dove sono cresciuto i primi 16 anni di vita , dove mi sono fatto valere, sia nella vita che nel lavoro... perche si.. ho lavorato anche tanto.
Faccio il cuoco!
per la mia età penso di aver cucinato di tutto.
quando ero nel sud italia cucinavo per le mense militari... o meglio facevo l'aiuto... in Inghilterra ho fatto cucina vegetariana vegana e mussulmana, quando andai in Polonia conobbi un signore di Frosinone che era sposato con una polacca che mi ha insegnato a fare la pizza...per poi tornare in patria... dove ho cucinato dalla trippa , alla pajata per finire alla coda alla vaccinara.. per poi cambiare e fare gli wedding event , e cucinare il risotto fragole e champagn , al finger food, dove poi mi ritrovo oggi.!

e in tutto questo viaggio il mio commento finale è : "la vita è come la cacca!"

E la mia affermazione è qualcosa di meraviglioso , e non dispregiativo come si può pensare a primo acchito, perche fondamentalmente e fisiologicamente la cacca è qualcosa di meraviglioso.


Fare la cacca è qualcosa di naturale . è qualcosa che ti libera.. ti fà sentire piu leggero , cè anche un pizzico di godimento dopo che l'hai fatta..
a volte è il moneto di relax di una giornata... torni a casa dopo una lunga giornata e puoi sederti su quella tazza e rimanerci per 15 20 minuti con il solo obiettivo di liberarti !
Ma fare una cacca sana ci vuole impegno, anche dedizione se vuoi,esattamente come nella vita e come nei rapporti,  perche basta una volta che mangi messicano, o semplicemente una cucina troppo piccante .. ed ecco li che il tuo bel culetto brucia e far la cacca non è cosi tanto un piacere come dicevo.
magari per un periodo mangi tanta cioccolata , ed anche li il momento solenne di quando abbassi quella tavoletta ovale su quel ripiano di porcellana diventa piu una tortura che una goduria.
per non parlare poi quando bevi troppo.. e entra in atto la cacca alcolica .

è questo è tutto relazionato con la vita... perche è uguale, per sentirti bene ci vuole dedizione, ci vuole impegno , ci vogliono sacrifici.. devi combattere per quello che credi valga veramente, e non aspettare che arrivi da solo e dal niente.
devi costruirti una dieta sana che ti permette di andare al bagno regolare .
è inutile fare diete , mangiare prugne o qualsiasi altro lassativo che ti manda al bagno spesso .. perche è solo un trattamento passeggero... la vera felicità non sta nelle scelte facili.. sta nei sacrifici ... nell'agire sempre nel giusto ... nel districarti nelle situazioni anche se credi che non puoi farcela , sta nel non deludere chi hai affianco, nel perseguire quello che credi anche se comporta dolore e cambiare il tuo modo di vivere determinate cose...

per questo motivo dico che la vita è come la cacca...  perche fondamentalmente ci sono delle volte dove ti trovi in situazioni dove non puoi farla.. e ti senti male, ti senti a disagio , ti senti pieno di responsabilità dentro , sai di doverla fare ma sei in un posto dove non è possibile.. in altri casi invece sai di non poter tenere quello che hai dentro e devi liberarti per forza , perche la situazione che stai vivendo non ti permette piu di tenerti quel peso dentro te, e anche se sei nel centro del nulla o in una gità nel deserto... sai che devi trovare un piccolo spazio dove chinarti , abbassare i pantaloni e sganciarla ... anche se è pericoloso. anche se qualcuno può vederti... e solo dopo che hai raggiunto il punto di evacuazione che tanto credevi fosse inappropriato e scomodo ti senti meglio e piu partecipe a quello che sta succedendo, poi ci sono anche quelle volte dove rilasciare quel peso dentro di te è troppo complicato perche sei troppo impegnato in un altra cosa della tua vita che fermarti quei 10 minuti sul bagno significa perdere 10 minuti di quello che stai facendo.

cè una cosa che però ho imparato negli anni...  

non importa cosa hai mangiato o  cosa hai dentro, tutti quanti vogliono e devono fare la cacca.. il problema è solamente che non bisogna "forzarla" .. (cosa che tanti fanno per paura che poi gli può scappare in momenti inappropriati) perche quando non arriva.. non arriva.. se tu la sforzi, al massimo che esce è una scureggia ... e le scureggie non sono mai belle!

è la vita è perfettamente uguale... le cose devono venir da sole, non bisogna forzarle , o aver paura che non vengono, perche è quello il momento che quando escono escono male!

la vita è come la cacca perche quando viene , è un piacere.. e non deve essere un obbligo...

io ho vissuto tante esperienze , vissuto in tante città , e visto tante persone differenti . e sono ancora incerto su tante cose...  ma cè una cosa sicura la sò... la cacca è una cosa che deve venir naturale, che deve venire da te.. non la devi forzare .
NON DEVI FORZARE L'AMORE, NON DEVI FORZARE LE PASSIONI , NON DEVI FORZARE LE TUE VOGLIE E LE TUE ESIGENZE  SOLO PERCHE SEI NATO COSI E DEVE ESSER SEMPRE COSI, NON DEVI FORZARE IL LAVORO CHE HAI SCELTO SOLO PERCHE FINO A 2 ANNI FA CREDEVI CHE QUELLO CHE DOVEVI FARE NELLA VITA FOSSE QUESTO , NON DEVI DAR RETTA AL TUO CERVELLO ... la cacca viene dallo stomaco.
fa tutto parte della natura umana, devi vivere con la convinzione che tutto succederà quando arriverà il momento che dovrà succedere... perche non puoi non cagare .. è impossibile... esplodi ... devi goderti la cagata... non la devi sforzare che venga per forza

andare al bagno è una liberazione.. è una gioia.. e non puoi forzare una gioia ...

se oggi non arriva, mangia di piu, riempi di piu il tuo corpo di esperienze, rischia, anche se credi di sentirti pieno , anche se credi che quel panino al mac ti gonfierà lo stesso e ti distruggera riempiendoti solo di piu senza esserti di aiuto , se ne hai voglia e sai che in quel momento ne hai bisogno  MANGIALO...

.. perche scrivo tutto questo adesso? perche lo faccio dopo tanto che non scrivo niente e mi maledivo sul fatto che non riuscivo a far uscire niente .??  perche è come la cacca... doveva esser fatta ! doveva uscire ! prima o poi ti liberi!




giovedì 8 novembre 2012

Un urlo di rabbia ... di Emiliano Pardio Pirolozzi



Comunicato a tutti i bambini/ragazzini tra gli 8 anni e i 13.
Dite a mamma che a scuola ci andate e tornate da soli.
Dico a te bambino che abiti a trecentoventisette passi dalla scuola.
In quei 327 passi pari a 185 mt nun te se ruba nessuno.
E sopratutto te... che magni tante merendine,sappi che de sti tempi nessuno te se accolla.
Il problema bambino che abiti a 327 passi dalla scuola è che c'è u

n amichetto tuo e altri 189 che abitano allo stesso palazzo tuo oppure a quello a fianco.
Tutti quanti venite portati alle 8 della mattina e ripresi alle 16.30 davanti alla scuola.
Bambino accompagnato hai mai visto mamma come s'acchitta pe accompagnatte a scuola?
E Papà hai sentito quanto Mennen se mette?
Secondo te t'accompagnano perchè c'hanno paura che te rovini?
No,mamma t'accompagna perchè je piace il papà de Simone quello che te sta pure un po' sui cojoni.
Papà perchè je fa sangue la maestra e un po' pure la signora buzzicona che porta una bambina di nome Roberta a scuola.
(sappi bambino che tu padre sta bello avvelenato.....)
Bambino che abiti a 327 passi da scuola è ora che tu sappia di che sei figlio.

Sai bambino che io quando esco per andare a lavoro ,passo circa 18 minuti in fila su quella stradina,perchè ogni macchina di mamma e papà che accompagna voi bambini che abitate a 327 passi da sta cazzo de scola, fa queste operazioni:
Si ferma.
S'aggiusta il trucco/i capelli/sguardo da genitore premuroso.
Prende su il telefonino.
Apre lo sportello.
Sfila.
Apre il portellone dove c'è il tuo minitrolley...(li odio..bambino..te devi portà lo zaino cor peso come l'ho portato io devi soffri' e te deve andare sui coglioni prendere su lo zaino)
Poi arriva al tuo sportello ti dice "dai chicco che fai tardi"
Fa tardi si' !!!!
Se era nnato a piedi apriva scuola cor bidello.
Ora caro bambino,sappi che tutta sta cantilena io me la subisco tutta per circa una ventina di macchine.
Quando entri e quando esci da scuola.
Solo che quando esci da scuola c'è l'aggiunta del VIGILE PENSIONATO.
Perchè il vigile vero quello che prende lo stipendio a fine mese sta a giocà la tris de Padova ar punto Snai..

Sappi bambino abitante a 327 passi da scuola che andare e tornare da solo,ti apre un mondo fantastico:
Puoi suonare i campanelli e scappare.
Ti puoi fermare un quarto d'ora a fare du palleggi con gli amichetti e anche se mamma sta in pensiero,sappi che stare in pensiero fa parte dei doveri de chi diventa genitore.
E sinceramente una che diventa mamma ce spera pure ogni tanto de sta in pensiero 10 minuti.
Pensa bambino,...potresti anche fracicatte perchè comincia a piovere.
E non avresti mamma o papà che te coprono e ti dicono vieni qui che ti bagni....BAGNATE!!!!
Hai 8 anni cazzo devi bagnarti,devi tornà zuppo e felice.
non si muore di raffreddore o de pioggia e potete pure schizzavve co le pozze.

Vedi bambino....facendo cosi' io non mi stresso e non faccio tardi e tu cresci conoscendo un pochino di piu' subito l'indipendenza e con qualche ricordo piu' vero de sta cazzo de infanzia che ve stanno a brucià.

E poi amore mio dije a mamma che i jeans elasticizzati nun è piu' er caso...lei sa perchè....e se non lo sa prendi una digitale e faje na foto ar culo..capirà.

Bambino..un ultima cosa viè qua'...
ce l'hai le figurine...?
Mischiane na trentina...
14 de faccia.....
Cazzo faccio tardi....domani te spiego.....

aaaaa dimenticavo ...camminà co artri amici insieme pe annà o tornà da scuola è una delle cose più belle che ci sia e quando starai in mezzo ar traffico te lo rimpiangerai...te lo dice uno che se lo rimpiange ogni volta che va a lavorà.

lunedì 28 novembre 2011

MeetingLife Journal Project di Carlo!




questo è meeting life journal project. un progetto fighissimo, di meetinglife , il video è molto esplicativo, consiste nel condividere esperienze di vita, pensieri o qualsiasi altra cosa sia di possibile ispirazione per chi può leggerlo, e dopo farlo girare per il mondo. il quadernino nero è partito e ha fatto già 3 tappe in italia:
e questo è il mio contributo al progetto, a quale credo moltissimo , e penso che sia una bellissima iniziativa da condividere .
oltre al quadernino fisico ci sarà un blog.
per chi volesse sapere di piu di questo progetto,cosa sia , e di cosa parli, può visitare il sito http://blog.meetinglife.com/ o visitare questi due video, uno all'inizio e l'altro in fondo al post.!



Sono Carlo , ho 24 anni e sono un cuoco… e questo penso che sia il massimo delle informazioni che volete sapere di me come inizio, perché la mia storia è lunga, ma ha un concetto veramente corto e semplice, che per comprenderlo, o meglio per esprimere il modo come l'ho compreso io ha bisogno di un preambolo molto lungo.


un'altra cosa che io credo che tu che stai leggendo voglia sapere, è che sono "un viaggiatore", in 24 anni di vita , o meglio negli ultimi 10 anni ho vissuto per periodi da 6 mesi a un anno e più in 7 città italiane diverse, sud centro e isole, ho vissuto lavorando in 3 diversi paesi europei (inghilterra,polonia,spagna) , e ho conosciuto un miscuglio di culture, modi di essere e di pensare impossibile da catalogare singolarmente, ma con una cosa che li rende tutti simili: VIVERE.

sembra un concetto stupido perché tutti viviamo, ma il "vivere" che sto intendendo è spinto da un'energia misteriosa, un energia quasi inspiegabile,un energia che si moltiplica quando è a contatto con altra energia simile.!

perché dico che sono un viaggiatore? per una semplice e banale ragione ( che purtroppo può comprendere solo chi ha avuto la fortuna di viaggiare da solo,scoprire la propria solitudine e condividerla con altra gente sola.)
tu che stai leggendo, se sei anche tu un viaggiatore, conosci l'importanza del viaggiare , che non è quella di prendere un treno, o un aereo , o montare semplicemente in macchina, l'importanza sta nelle persone che incontri, nelle storie che hanno da raccontarti , e della compagnia che hanno da offrirti in posti o luoghi dove ci sei solamente tu verso il mondo, e questo può succedere anche dietro casa.
E solo una persona che ha viaggiato conosce LA VERA l'importanza e la solidarietà che si crea tra due viaggiatori nella stessa barca.
e come viaggiatore non intendo una persona fisica che parte da un luogo per un altro, ma anche semplicemente due persone che affrontano un nuovo progetto insieme.

Sperando di aver catturato l'attenzione di chi ancora non ha avuto la fortuna di poter toccare con la propria pelle queste cose comincio la mia storia.

comincio il tutto con un preambolo,il mio modo di vivere o il mio credo(come lo voglio chiamare) che mi porto dall'età di 16 anni è racchiuso tutto in un libro, un libro che solo all'età di 23 ho scoperto che esisteva, tramite un film che è stato tradotto in tutte le lingue del mondo.
questo film si chiama "the secret" : il segreto!

non voglio prolungarmi molto e per farla breve, io nasco a roma e cresco nella capitale fino all'età di 13 anni.
Per motivi di una famiglia che odiava il caos romano tra i 13 e i 14 anni abbandono la città che stavo iniziando a conoscere per spostarmi a latina,un'altra provincia del lazio, molto piccola e sopratutto molto stretta per me,ero un adolescente brufoloso, che lasciava a roma e la prima esperienza d'amore, che tutt'oggi credo che sia stata la più pura e vera, perché era un sentimento che partiva da un ragazzo che non conosceva ancora il sadico e sarcastico realismo che esiste nelle esperienze di vita , e che il più delle volte uccide anche le menti più sognatrici che esistano !

avevo 15 anni quando ancora sognavo di rincontrare quella bambina che sarcasticamente il destino ha voluto farla trasferire in sardegna per problemi famigliari,e quindi farla allontanare ancor di più da quel desiderio di ricongiungimento che ancora era in me.
i miei primi 2 e anche unici anni di liceo non sono stati un gran che sotto l'ambito scolastico, città nuova, crisi adolescenziali, nuovi amici, e cmq sia una voglia che non cè mai stata in me di studiare.. non sono mai stato nessuno… ero un bambino che tecnicamente non aveva niente da offrire, la scuola non mi piaceva, levando l'hobby per i computer non avevo nulla. ero confuso, e combattuto, e fondamentalmente la mia famiglia come tutto il mondo che avevo accanto non credeva in me.

ho 16 anni, sono passati 2 anni da quando mi son trasferito, non è cambiato quasi niente, e nonostante la vita vada avanti, in me cè ancora un desiderio grande di rincontrare quella ragazza ormai volata in sardegna, ormai quasi dimenticata, avevo il suo indirizzo di golfo aranci in sardegna, il suo numero, ed era anche i primi anni in cui si utilizzavano le E-MAIL. ogni tanto ci sentiamo ancora, e raccontarlo adesso mi sembra buffo , perché sarei potuto andare li e risolvere tutto, ma un bambino di 16 anni non ha queste opportunità.

è l'estate del 2003 ho 17 anni da poco, sono un teppista, e vengo rimandato per la seconda volta al 1° liceo, in un pomeriggio d'agosto rilegato in campeggio con i miei conosco un amico di famiglia che mi fa LA PROPOSTA.
lui è un tipo alto nella marina militare a roma, essendo un'amico di famiglia mi propone , visti i miei scarsi risultati scolastici, di partire volontario, avrei dovuto solo accettare poi lui pensava a tutto il resto , specificando il fatto di non preoccuparmi che dopo il mese di addestramento a taranto, lui mi avrebbe assicurato tramite le sue amicizie che avrei iniziato la mia nuova vita più vicino possibile a casa, in modo che le mie abitudini e i miei amici non cambiassero di nuovo.
avrei dovuto lasciare tutto. a partire dagli amici, alla vita che tutti gli adolescenti conoscono…
è li che mi si è accesa la mia prima e vera lampadina verso l'universo…
con grande stupore di tutti, rispondo subito di SI, "ma lo faccio a una condizione" risposi. non volevo che mi mandasse vicino casa, io volevo andare in sardegna e precisamente a golfo aranci!
ricordo ancora lo stupore dei miei famigliari che cercarono di farmi rinsavire per settimane , e lo stupore di questo signore stesso.. la mia proposta inusuale lo diverti , perché in poche parole spedirmi in sardegna a golfo aranci non gli avrebbe causato i stessi problemi di farmi stare a roma o vicino casa, in sardegna non ci vuole andar nessuno, se non i sardi…

anche se avevo risposto subito di istinto si… ero molto dubbioso… son stato troppo instintivo, al punto di ripensarci in maniera seria almeno 3 4 volte prima di partire veramente… (grazie al cielo non l'ho fatto… ma piano piano ci arriviamo..)
voler lasciare tutto per iniziare qualcosa di nuovo e di sconosciuto era un grande passo… visto che ero anche un po' mammone.

era luglio 2003, grazie a questa persona a novembre 2003 ero sul treno che mi portava a taranto dove avrei passato i miei 30 giorni di car e fatto le carte per andare a golfo aranci in sardegna.Dove quel bambino di 16 anni che ero, credeva ancora esistesse qualcosa. ( ma forse mi sbagliavo… ma poco a poco ci arriviamo)

come già detto ero un teppista, abituato "alla bella vita" adolescenziale, ma in qualche modo ero molto insoddisfatto.
Il mese di corso di taranto che alla fine si rivelo una permanenza forzata di 3 mesi , fino a febbraio 2004, fu una vera tragedia, le regole militari sono ridicole, senza senso, e abbassano la stima dell'essere umano a livelli esorbitanti, sopratutto nell'addestramento iniziale. ma ora dopo 7 anni posso dire che quello è stato uno dei periodi più belli della mia vita, certo non era questo il mio stesso pensiero all'ora.. ricordo che lo stress accumulato faceva star male tantissime persone.
sveglia alle 5 tutte le mattine.
divisa sempre in ordine stirata e lavata.(e tutto questo senza mamma che tutte le mattine ti faceva trovare jens e maglietta lavata e stirata)
capelli sempre puliti.
regole che denigravano noi ragazzi in maniera assurda.
sveglie di botto alle 3 di notte con marcie nel cortile senza senso.
file assurde in attesa di vaccini, analisi, o scartoffie.
guardie notturne- 23:00 5:00 am -fuori al freddo di dicembre.
sempre sull'attenti, sempre in punizione , sempre in posto di lavaggio.
sempre a fare lavori denigranti.


a febbraio 2004 finalmente arriva la lettera di destinazione, e anche essendo alquanto sicuro che avrebbero accettato la mia preferenza come "sardgna golfo aranci", la paura di esser spedito chi sà dove in italia c'era, anche perché io ero entrato in quella vita, e quella vita non è una di quelle cose che entri e esci quando vuoi dalla porta principale con tanti saluti, pensare che avevo fatto quei sacrifici solo per arrivare li a golfo aranci…

apro la lettera e il primo tonfo al cuore:
DESTINAZIONE ORISTANO
sempre sardegna si. ma completamente dall'altra parte dell'isola, e non stiamo parlando di ischia o ponza, che sono piccole e puoi andare da parte a parte a piedi, ma della sardegna che è un isola molto più grande per estensione del lazio stesso.

non fu proprio una tragedia, perché molte cose erano cambiate in quei mesi, e sopratutto io ero cambiato,e poi pensavo che in fin dei conti ero arrivato fino a li,e sopratutto ci ero arrivato da solo, e magari con 1 o 2 ore di treno se volevo potevo raggiungere golfo aranci quando volevo.
tutto questo fino al 8 febbraio del 2004 quando effettivamente misi piedie nella capitaneria di porto di oristano(ricordo come fosse oggi quel giorno).

dopo qualche tempo mi fu spiegata questa cosa, motivo ben fondato della mia tragedia di quell'8 febbraio 2004.
La capitaneria di porto di oristano era il secondo posto in sardegna dove venivano mandati i marinai in punizione dopo essersi comportati … "non militarmente bene".
Un posto sperduto nel nulla sardo, dove dietro cèra una campagna estesa e davanti il mare vuoto, la prima casa più vicina, e attenzione sto dicendo CASA e non centro abitato era a 40 minuti di macchina, il primo bar alle porte del centro abitato si trovava a un ora di macchina, un posto senza collegamenti urbani se non una corriera che passava la mattina alle 6 e la sera alle 7. e immaginate per un ragazzo di 17 anni senza patente quanto svago poteva esserci.
Avere il pensiero di essere costretti a rimanere nel nulla per più di un anno. una caserma di 30 marinai incazzati con il mondo perché costretti a vivere la. ricordo che per il primo mese i contatti sociali più stretti , (buongiorno e buonasera) che non erano con quelle 29 persone con cui vivevo erano con le truppe delle navi commerciali che sbarcavano per lasciare grossi conteiner freddissimi al centro del porto.
ERA L'INFERNO… la caserma cadeva a pezzi, non c'erano riscaldamenti e quando pioveva forte nemmeno la corrente, ma solo il gruppo elettrogeno che alimentava la radio che controllava il traffico del mare li davanti, tratto di mare scordato anche da dio credo!

Fine marzo, erano 5 mesi che ero lontano da casa, e ero disperatissimo, un giorno solare a oristano non passava mai, i minuti di un ora sembravano una vita.. ero da solo, ho passato tanto tempo da solo a oristano, e credo che sia li che qualcosa in me sia evoluto.
troppo orgoglioso per mollare tutto,troppo orgoglioso per chiamare i miei che mi avevano sconsigliato fin dall'inizio di andare così lontano, troppo tignoso per farmi sentire dire "te l'avevo detto"…
finche il primo fine settimana di marzo presi 3 giorni liberi e andai a golfo aranci, IL PARADISO, la sardegna che tutti quanti conosciamo, rividi lei,dopo 4 anni rividi quella bambina che avevo lasciato a roma, che ormai bambina non era più, 18 anni bella sviluppata… una bellissima ragazza, peccato che questa non è una fiaba, e che la vita non si ferma... la bella ragazza ha una vita sua, un ragazzo, e non ne vuole sapere niente di me.

ricordo troppo bene il viaggio di ritorno a oristano in treno da olbia… ero distrutto, tutti quei sacrifici per niente, l'aver lasciato la mia splendida e fancazzista vita da teppista a latina,(che si sarebbe potuta risolvere) aver fatto tutti quei sacrifici , l'esser stato così male per raggiungere un qualcosa che tutt'oggi la definisco la più grande delusione della mia vita… non credo di esser stato mai così male, mi usci un erpes gigante dentro un occhio , è quello il momento in cui da più grande sognatore che ero son cambiato. ( ma poi tante cose si sono evolute… ma piano piano ci arriviamo)

tornare a oristano poi ,in quel posto dove se sei depresso 5 diventi depresso 5000… e non avere via di fuga, come dicevo prima , la marina non è un ufficio che entri e esci come e quando vuoi… sei perseguibile di diserzione e di arresto se prendi e te ne vai.
sono una persona che ha avuto sempre molto controllo, credo che fu in quel momento che ebbi la mia prima e vera crisi.. non ricordo di aver mai pianto sia nella mia adolescenza sia prima e ne dopo questo.
chiamai a casa, dove sapevano già le condizioni non felici di oristano,… supplicando di fare qualsiasi cosa tramite quell'amico di famiglia per spostarmi da là il prima possibile, e tornare a roma.
ero stufo,stanco, e volevo solo tornare a casa!

ma come molte delle persone che stanno ancora leggendo sanno, la vita e il destino hanno un senso dell'umorismo veramente troppo elevato che non è comparabile nemmeno al più bel film comico/drammatico che conosciate .
infatti proprio in quei giorni negli uffici principali della marina a roma il nostro amico di famiglia aveva iniziato le pratiche di trasferimento per me a golfo aranci, con ordini imminenti. ciò significa che da li a qualche giorno sarei stato trasferito a golfo aranci.

metto le cose sulla bilancia, mi rendo conto che infondo non posso disertare le armi così, e se devo continuare infondo , ma veramente infondo qualsiasi cosa andava bene purché non rimanere a oristano, e con la piccola speranza accesa che magari a golfo aranci potevo riparare qualcosa… e questo del trasferimento immediato fosse stato un segno del destino..

ma mi sbagliavo.!

nella settimana nella quale doveva arrivare la mia lettera di trasferimento cè una tromba d'aria che butta giù mezza caserma, e ci trasferiscono tutti a cagliari, e prima che la burocrazia militare trovi e sposti tutta la posta dagli uffici di oristano a quelli di cagliari passa una altro mese.
un altro mese di travaglio, sperduto in una cagliari che non conoscevo, e sopratutto non conosceva me .
Finalmente il 1 maggio esce fuori la mia lettera di trasferimento … e dopo 7 mesi distante da casa ho un piccolo permesso per tornare a casa cambiare la valigia con abiti estivi e presentarmi la settimana dopo alla nuova destinazione.
destinazione alla quale avevo puntato, ma che a questo punto della storia non volevo più andare per ovvi motivi.

ma il destino è questo.. bisogna accettare le cose più brutte.. ( tutto ha un significato… ma piano piano ci arriviamo anche a questo)

7 maggio sbarco a golfo aranci… la faccio corta perché è solo l'inizio di tutto quello che voglio trasmettervi.
è estate, sono in sardegna! la caserma di golfo aranci dispone di appartamenti per i marinai che sono sulla spiaggia. SPIAGGIA PRIVATA PER LO PIU.
sveglia alle 9
spesa al supermercato
alle 11 preparare per 20 persone
alle 2 in spiaggia!
sabato e domenica liberi!
un energia che non potete immaginare!

i rapporti con quella ragazza , anche essendo costretto a vederla quasi tutti i giorni visto che lavora al negozio di suvenir che cè tra la caserma e il bar, non cambiano.. non ci diciamo nemmeno ciao, anzi, inizio a provare anche vergogna nel incontrarla e guardare i suoi occhi, sono stato un povero bambino sognatore e illuso a ad arrivare fino li e sperare che un amore vissuto a 13 14 anni potesse avere una sorta di futuro.

ma nonostante questo a oggi devo dire grazie a lei, che inconsciamente mi ha dato la forza che non immaginavo nemmeno di avere a 17 anni, per arrivare fino li, e vivere tutte le belle e brutte esperienze che mi hanno formato.
passo un estate che credo che sia la più significante della mia vita, e non solo per il divertimento, fancazzismo che cèra in quella caserma, e la voglia di divertirsi, ma anche perché da quell'estate nasce il mio attuale futuro.la cucina!
quell'estate inizio anche a bere..io non ho mai fumato le canne perché non mi è mai piaciuta come cosa… inizio a bere e a cadere in quella leggerezza disinibita che solo l'alcol ti sa dare forse solo per attutire quel fantasma di me ancora deluso, forse lo faccio perché mi piace e basta, so solo che rende i miei pensieri più fluidi,e fa tornare quella parte da sognatore che ogni tanto mi scordo di avere.. ho 3 bicchieri di vino in corpo ora per esempio che sto scrivendo tutto ciò…


quasi per scherzo dato la reputazione che avevo tra i ragazzi ad avere una mamma cuoca, mi mettono a cucinare sostituendo il cuoco marinaio in ferie, e la mia cucina piace, ma a livelli che a ottobre finita la mia firma, e dopo un estate tra lavoro in divisa tra le spiagge/cucina/ e divertimento in costa smeralda da povero vip, il comandante della caserma mi fa firmare per un altro anno in marina come volontario e mi spedisce a taranto per fare 6 mesi di corso di cucina.. corso che mi servirà poi per la mia vita attuale! ( ma piano piano arriviamo anche a questo)

siamo a fine marzo 2005 ho quasi 19 anni esco da 6 mesi di corso a taranto, 6 mesi di avventura, 6 mesi che sono quasi volati…la cucina è la mia vita, mi fa sentire una persona importante, mi fa sentire realizzato, mi da quell'energia di rimanere sveglio tutta la notte a pensare al menu da fare per un banchetto il giorno dopo e non esser stanco anche dopo esser rimasto sveglio tutta la notte…

la mia destinazione dopo 6 mesi a taranto è Anzio, vicino Latina a 20 minuti da casa… casa che ormai non la sento più mia, i miei amici sono bloccati nella provincia non possono immaginare quello che ho passato e quello che ho provato, e non riuscirò mai più ad ambientarmi normalmente con loro.. faccio tutti i giorni casa caserma con lo scuterone …l'unica cosa che mi rende vivo è andare a lavoro e cucinare, tramite collaborazioni tra la capitaneria di porto di anzio e roma conosco e lavoro per un periodo con il cuoco di Ciampi,cresco molto nel mio mestiere, e anche se nessuno qui a casa mi conosce veramente sono contento perché faccio quello che mi piace, e vengo pagato per farlo.

a settembre mentre vado a lavoro con il mio scuterone ho un grosso incidente stradale che mi tiene fermo per 11 mesi tra gesso operazioni varie e riabilitazione, perdo la firma ferma e il posto in marina, e divento un disoccupato… credevo di esser perduto visto che mi ero frantumato una mano e il polso, (parti del corpo fondamentali per lavorare in cucina)…anche questo è stato un periodo buio della mia vita, ma grazie alle persone conosciute in ospedale e alla riabilitazione ho trovato la forza per reagire e prendere di nuovo la mobilità del mio polso…

è settembre 2007 sto finendo la riabilitazione per la mano e è quasi un anno che sono fermo, devo tornare in cucina, devo cucinare, inizio a mandare curriculum nella mia città , che offre veramente poco, fino a quando un ristorante con una nuova gestione decide di accogliere la mia proposta di lavoro e a ottobre 2007 entro a lavorare per la prima volta nella mia vita in un ristorante(fino a prima ho sempre lavorato in circoli militari) ..
inizio la mia esperienza al ristorante Nonna anna di latina, e capisco già in quel periodo che la ristorazione è la mia vita.

ho 20 anni e sto facendo quello che mi piace fare , e vengo pagato per farlo, e questa guardando il futuro di tanti ragazzi oggi è un privilegio che è veramente raro,e che rispetto in una maniera assurda, e tutto questo grazie alle mie scelte, grazie a i miei sacrifici… grazie alla mia tigna di voler seguire un sogno di un bambino di 13 anni innamorato di una bambina…..grazie al fatto di esser stato sempre sincero con me e seguito quello che volevo fare…( ma a questo ci arriviamo dopo)

lavoro per quasi 2 anni in questo ristorante che mi da molto… quando mi rendo conto che ho bisogno d'altro, i miei amici della provincia son rimasti i stessi, e non possono comprendere quello che ho dentro, perché chiusi nelle loro rutine… con le loro mamme abituate a fargli tutto,anche nelle piccolezze…io son cresciuto negli ultimi anni diversamente, ho vissuto cose diverse,ho sempre cercato e son riuscito a cavarmela da solo, e quando non ci riuscivo, ci si arrangiava.. e vedo le cose in maniera diversa.molti studiano e hanno ancora la paghetta e mamma che gli lava stira e cucina per loro, altri si… lavorano, ma con il lavoro che cè in italia i genitori cmq sia sono costretti a pagargli macchina benzina e assicurazione.. io da quando a 16 anni compiuti son andato via da casa e ho dovuto cavarmela per me stesso per ogni cosa…. non riesco a vederli come persone con le quali posso aprirmi, o confidarmi, e non perché siano brutte persone, ma semplicemente per il fatto che non potranno mai comprendere me e i miei stati d'animo, perché hanno vissuto cose diverse da me e non potranno mai capire,si comprendono tra di loro perché hanno vissuto le stesse esperienze .. e è giusto che sia così! … e questa cosa non mi fa star bene qui… in questa provincia troppo giovane per l'Italia che cè ora….

sono stato malissimo per questo, perché cmq sia tornando a casa mi sentivo solo , anche se ero circondato da tante persone che mi stimavano, e vedevano in me un punto di riferimento,(il ragazzo che se ne era andato ) sembra patetico.. ma mi sentivo solo… avevo il desiderio veramente forte di un cambiamento di qualcosa che mi facesse stare bene, di qualcosa che mi facesse sentire calore… avevo bisogno di qualcosa alla quale avevo bisogno di sentirmi parte di…è difficile da spiegare, ma quando ci si sente soli… si ha bisogno di un gruppo al quale sentirsi appartenente…e lo desideravo veramente TANTO!...

e siccome penso che il destino ogni tanto deve pareggiare i conti … proprio durante quel periodo ESCE FUORI L'OCCASIONE DELLA VITA, che con il senno di poi posso confermare che lo è stata…

questa storia è appena all'inizio, avevo avvertito che il preambolo era molto lungo ma vi assicuro che alla fine se leggete o vede il film che ho consigliato ha molto significato.. o per lo meno per me lo ha molto!

è dicembre del 2008 è una delle mie più care amiche d'infanzia mi propone la svolta della mia vita:
sua sorella è in inghilterra a lavorare per una compagnia di….. (ancora oggi non ho capito bene cosa trattasse questa compagnia, ma non è molto importante per i fini del racconto, vi basti sapere che era nell'ambito degli ostelli e tra le cose che faceva ospitava ragazzi da tutta europa, offrendogli degli stage lavoro )

questa mia amica mi dice che sua sorella lavorando per questa compagnia aveva bisogno di un cuoco che andasse in inghilterra e cucinasse per questi ragazzi che erano li per uno stage… vitto e alloggio pagato.

MI CI SONO BUTTATO TOTALMENTE A PESCE SU QUESTA OFFERTA!

si letteralmente , dato il mio stato d'animo non al massimo in quel periodo dovuto al fatto di come vi ho spiegato di non trovarmi esattamente bene in questa provincia italiana, nemmeno gli feci finire la proposta che già ero sul sito della ryanair a prenotare il volo per londra.

fu così che mollai tutto qui in italia.. chiusi i rapporti qui in italia con il ristorante con il quale stavo lavorando e con tutti i miei amici e partii per londra, senza conoscere un vocabolo in inglese e senza nemmeno immaginare quello che mi aspettava una volta arrivato li.

fine gennaio 2009 ero a londra… senza conosce la lingua inglese ( non avendola mai studiada) e 90% senza sapere esattamente dove andare.
ricordo che appena arrivato, ero completamente da solo, non sapevo come comunicare con i controllori, con gli autisti , e con chiunque mi fermasse per strada,non so esattamente come ,forse grazie all'aiuto di 2 o 3 birre alla stazione di londra che hanno ampliato il mio modo di comunicare il fatto che dovevo prendere un treno verso un paesino del Kent a sud di londra son riuscito ad arrivare alla stazione di New romney dove cèra una persona non italiana che non conoscevo ne volto ne nome che mi aspettava.

il mio arrivo in inghilterra fu veramente un giorno comico, ma ero carico , perché come Ernestocinquenove fa capire in un video ( http://youtu.be/nyQO-Cyjsds
questo video ) l'Inghilterra e londra ti danno un energia incredibile, ti trasmettono voglia di vivere!

arrivato in questo paesino inglese sull'oceano , è stato come trovare casa, fin dal primo momento, e fu li, il primo giorno che arrivai che ho conosciuto una persona che a tutt'oggi posso dire mi abbia cambiato la vita.
Jerome è il suo nome!

è un ragazzo francese, con origini portoghesi che ha deciso nell'ultimo anno di vivere in india per capire, e sentire la spiritualità che cè là !(e questo è il suo profilo)

ma facciamo i conti dall'inizio… come raccontavo all'inizio cè un libro/film che ha cambiato/confermato il mio modo di pensare alla vita… e questo film/libro rappresenta questo ragazzo… lui mi ha insegnato che "nothing is impossible" e io solamente dopo aver conosciuto lui posso confermare che sia assolutissimamente vera questa cosa… ma a questo ci arriviamo dopo…

è ancora gennaio 2009 io sono appena arrivato in questo nuovo paese non parlo la lingua ma con questo ragazzo francese , non so come , non so in che modo riusciamo a comunicare, riusciamo a stringere un legame che non basterebbero 10 pagine di un blog o di un quaderno per spiegare che tipo di energia cè.
sto li per un mese di prova, cucino per questi ragazzi e la soddisfazione è tanta! passo un periodo veramente bello con ragazzi da tutte le parti di europa, è bellissimo, mi trovo bene, mi sento a casa anche se sono distante km da lei…il mese finisce e torno in italia con l'aspettativa che mi chiamano per vedere se sono stato scelto per lavorare…

già pronto all'enorme delusione, ma comunque contento per l'esperienza fatta.

l'attesa è lunga e sono a casa in aspettativa.

siamo a inizio marzo 2009 : durante il mese di febbraio tramite google traslate (visto che non parlavo inglese)rimango in contatto con i ragazzi che erano li per lo stage… finche mi chiamano per confermarmi che sono stato scelto nonostante i miei problemi di comunicazione, la mia cucina e il mio modo di lavorare è piaciuto e ha avuto la meglio).

13 marzo 2009… torno in inghilterra, più scaltro, cambiato , con la consapevolezza che questo è quello che voglio fare, con la passione della cucina che mi porta avanti, e con l'attesa di passare una parte della mia vita con un ragazzo francese che da li a poco l'avrebbe cambiata.

ricordo quel giorno come fosse oggi, scendo alle 11 e mezza all'aeroporto di stansed a londra , sono passati 2 mesi, non ho imparato l'inglese e ancora rimane difficile comunicare, alle 4 di notte riesco ad arrivare a New Romney il paesino di destinazione nel kent a sud di londra, e Jerome è li che mi aspetta davanti casa con 2 pinte di birra… tutt'oggi quando ne parliamo non sappiamo spiegarci cosa abbiamo fatto quella notte, siamo rimasti tutta la notte a parlare,parlare ci cosa più che io non sapevo parlare inglese..

marzo , aprile , maggio e giugno in inghilterra, lavoro a pranzo e dalle 3pm vita… avevo preso una casa in cui ci dormivamo in 8, cèrano 4 stanze su due piani,
2 italiani
1 norvegese
2 francesi
1 olandese
1 spagnolo
1 tedesca
giardino dietro casa da tipica casuccia inglese..e una living room che era un porto di mare… tutte le feste si facevano a casa nostra perché avevamo la casa più grande…
si andava a letto tardissimo,( e il più delle volte con persone che non vivevano con te) la mattina si attaccava a lavorare alle 9 , poi per i più deboli il riposino il pomeriggio e la sera di nuovo party…. ma non quelli che si conoscono in italia.. ricordo che noi ci divertivamo ogni sera spendendo al massimo 10 pound… si riusciva a salvare anche tantissimi soldi e levarsi i sfizi.. che poi i nostri sfizi erano viaggiare, un week end lungo in francia, uno in olanda, l'altro in scozzi a..e così via.

dopo 3/4 mesi che ero in inghilterra grazie a i ragazzi che erano li, e grazie anche agli italiani che vivevano con me che si rifiutavano di parlare in italiano con me ma mi rispondevano in inglese , ho imparato la lingua veramente in un modo veloce, infatti già a giugno ero talmente autonomo da poter andare in banca ad aprirmi da solo un conto, o andare alle poste e riuscire a spedire una lettera o un pacco senza l'aiuto di qualcuno che traducesse!

e dico tutto questo con orgoglio, perché l'ho vissuto con orgoglio.. perché ero da solo… senza l'aiuto di nessuno… venivo pagato per fare quello che amavo, ed ero arrivato li grazie a i miei sforzi e "PER PURA CASUALITà" (oppure no?… ora ci arriviamo, al mio concetto e al mio modo di ispirazione che voglio lasciarvi…)

a giugno la mia vita inglese cambia inesorabilmente…jerome, quel ragazzo francese che mi ha accompagnato per tutto questo viaggio finisce lo stage, e continua la sua vita in un viaggio di 6 mesi in india, dove riuscirà a trovare lavoro, e vivere magnificamente… per poi trasferirsi in spagna dove ci ho vissuto per un periodo( ma piano piano ci arriviamo anche a questo)

il legame con lui è insolubile … sono reduce da una vacanza di 7 giorni che ho passato gran parte a casa sua… abbiamo in progetto in futuro di aprire un ristorante chi sà dove… e chi sà… e nonostante tutto dopo 3 anni ci vediamo puntualmente 2 o 3 volte l'anno in qualche parte sperduta in europa…e questa cosa penso sia magnifica!

cmq come dicevo a giugno la mia vita cambia… jerome và via dall'Inghilterra e io mi avvicino a una ragazza polacca che ha per l'ennesima volta cambiato la mia vita…
Si chiama Kaja,è molto più grande di me , e mi mostra un modo completamente opposto di vivere la vita,non ha mai avuto una vita facile per colpa della sua famiglia, vive in inghilterra da quasi 7 anni , è autonoma e è donna, tramite il suo dolore e le sue esperienze io ne rimango coinvolto… e anche grazie a lei devo dire grazie al mio inglese che era buono al tempo, ma non così buono per avere una relazione seria in un altra lingua..

ci leghiamo tantissimo, e andiamo a vivere insieme, e la vita cambia , ma in modo molto divertente, sempre party , bevute , lavoro , e tutte le cose che cèrano prima, ma con la differenza che si tornava a casa sempre insieme…e quella che doveva essere la relazione di un'estate… si è trasformata in qualcosa di veramente serio, che mi ha segnato, e credo che mi abbia fatto crescere ancor di più…

la relazione in un altra lingua diversa dalla propria per due ragazzi non è facile… ma vi assicuro che è molto divertente, e di sicuro avrete sempre qualcosa di cui parlare, sopratutto quando le due culture sono totalmente diverse, e siete due persone completamente aperte che accettate e cercate di comprendere l'uno e l'altro.

ho 22 anni sono in inghilterra e convivo con una ragazza di 4 anni più grande di me che è polacca, e la nostra relazione è in inglese … fico no? … chi l'avrebbe mai pensato 4 anni prima quando ero a oristano in sardegna a disperarmi perché una bambina aveva ferito i miei sentimenti? ( ma piano piano ci stiamo arrivando)

la nostra relazione tra alti e bassi, tra incomprensioni impossibili da evitare tra due diverse culture e due diverse lingue va avanti.. fino a che arriva la fine dell'estate e la fine dello stage di questa ragazza, che deve tornare a cracovia in polonia dove deve finire l'università e il suo master, le indecisioni sono tante, cè stato tanto, ma non cè stato tutto tra di noi… e il pensare che debba finire tutto così , solo perché si abita in due paese diversi è triste… ed è così che io CARLO prende un'altra decisione che avrebbe cambiato tutto nella mia vita.

è un pomeriggio di fine agosto in inghilterra, il giorno seguente Kaja, la ragazza polacca avrebbe preso l'aereo che avrebbe dato fine alla relazione tanto chiacchierata in quel paesino londinese … è il pomeriggio dell'addio, si esce , un po' imbarazzati, un po' indecisi su quello che dire… sul cosa fare… ci ritroviamo in un classico pub inglese che dà sul mare… un mare un po' freddo di fine agosto in inghilterra..
una pinta… i ricordi di un'estate bellissima…
due pinte…. i rimpianti e le litigate…
tre pinte …. "did u think about us after all of this, after u coming back at home??"
quattro pinte… i pianti per dirsi addio
quinta pinta… "senti .. io non ho niente da perdere… tu devi finire l'università e devi tornare a cracovia… io sto qui e l'Inghilterra e questo tempo grigio mi ha stufato… tu vorresti che vengo con te a cracovia… e poi chi vivrà vedrà?"

a fine settembre 2009 ero sull'aereo Londra Cracovia..

e fu da quel momento che inizio il "periodo freddo della mia vità" e non è un aforismo… temperatura di -30 gradi per settimane… e un paesaggio completamente bianco dalla neve , in piena città!

è inizio ottobre, del 2009 mi aspettavo una polonia tipo da dopo guerra con i carretti e i cavalli… mi ritrovo il completo opposto..tecnologia e società 10 volte più avanzate dell'Italia… servizi pubblici che funzionano in una maniera assurda… non ci vuole molto per ambientarsi anche perché cracovia è una città universitaria piena di giovani e appena superate le porte del centro tutti parlano inglese.. e non serve conoscere la lingua per vivere…
ci stabiliamo in un appartamento appena alle porte del centro, lei inizia l'università , e dato il forte cambio da la sterlina allo slote (moneta locale) me la prendo con comodo a trovare il lavoro, il rapporto di cambio con i soldi che avevo era talmente alto che avrei potuto non fare niente e vivere di rendita con i soldi guadagnati in inghiotterra per un lungo periodo.

i primi due mesi di convivenza sono incredibilmente belli, cè la novità. cè il fatto che siamo nel suo paese e lei mi porta in giro a farmi vedere tantissime cose belle, mi affido a lei per ogni cosa, faccio la residenza e la scheda obbligatoria per vivere li , paragonabile al nostro codice fiscale.

i servizi pubblici sono incredibilmente sorprendenti.. e dopo due mesi a vivere da completi pacha, spendendo e spandendo tutti i soldi che avevamo inizio a cercare lavoro, e lo trovo piùttosto subito in un ristorante italiano gestito da italiani … veramente carino.

arriva dicembre e qualcosa inizia a cambiare… lo stress di vivere insieme come coppia si sente, sommato alla continua incomprensione dovuta ad appartenere a due culture completamente diverse, tutto ciò amplificato dal fatto che comincio a comprendere seriamente quanto sia difficile vivere immerso in una cultura che non è la tua,

10 dicembre 2009 il primo giorno di neve…non posso dimenticarlo.. ero felice, eravamo felici… era bello … vedere la città che piano piano si imbiancava… le prime luci di natale coperte da quella polvere bianca… l'atmosfera fredda di una città che si rallentava… la novità di vivere dentro la neve..

tutto questo durò una settimana… ricordo l'odio per la neve che provai veramente dopo pochi giorni… inizio il 10 dicembre a nevicare, andai via da cracovia a meta marzo…(ed ora arrivano anche a questo) non ci fu un giorno da quel 10 dicembre a meta marzo che smise di nevicare… magari ogni tanto il giorno usciva il sole … ma di notte quei 20 30 cm di neve li faceva …

gennaio 2010 la vita con il nuovo anno era diventata molto complicata… io lavoravo in orari assurdi,e il mio lavoro non mi piaceva più, perché per esigenze del ristorante mi avevano spostato a fare le pizze… lei la mattina studiava e il pomeriggio lavorava …vivendo insieme ci vedevamo pochissimo, e quelle volte che ci vedevamo per me era difficile perché stare in quella cultura dell'est che per lei era casa , per me era difficilissimo… cerano certe cose che non capivo e non riuscivo a cambiare di me.. e si litigava… litigava … e litigava… fino a marzo quando non ce la feci più… con tanto dispiacere e tanta delusione verso i miei confronti … presi il primo aereo disponibile per l'Italia e tornai a casa dopo quasi un anno e mezzo di assenza…

resisti 10 giorni in italia… nessuno sapeva niente di me,nessuno poteva nemmeno immaginare cosa avessi passato.. tutti incastrati con le proprie vite che a quanto pare non erano cambiate molto da quando li avevo lasciati… nessuna aspettativa nella vita, tutti in attesa della grande occasione, senza muoversi mai effettivamente..… io non riuscivo a spiegarmi perché nessuno poteva nemmeno immaginare cosa poteva significare per me cosa era successo..
il vivere da soli, l'affrontare spese e problemi di casa, portare avanti una relazione in tutti i suoi beni e tutti i suoi mali.. chi poteva mai capire tutto ciò, che la maggior parte sono studenti , e chi non lo è vive con i propri genitori e si paga la macchina e i pochi divertimenti con lo stipendio pietoso che ti offrono in italia.

10 giorni furono il periodo massimo che resisti… era appena finita una relazione che veramente aveva significato per me, non ero in ottima forma… sentii degli amici spagnoli che vivevano con me in inghilterra che mi ospitarono subito.
in meno di 48 ore partii… ero a madrid, fu tutto molto veloce… trovai lavoro subito , era primavera… e i spagnoli fanno sempre festa… cè da stimarli per questo.. e fu veramente divertente… anche se ero un'altra volta solo.. ma dopo un mese mentre tornai a casa , fui preso per le orecchie dalla stessa ragazza che avevo lasciato a cracovia il mese prima…
la storia non era finita… e non poteva finire così.
date le incomprensioni avvenute a cracovia dovute alle difficoltà culturali... decidiamo di iniziare la nuova vita in italia, (sbaglio più grosso non potevamo prendere… ma ora ci arriviamo)

l'Italia a differenza degli altri paesi non ti da la possibilità di trovar lavoro così facilmente, sopratutto se sei extracomunitario, e anche se lo trovi gli affitti sono improponibili.. e il costo della vita è troppo superiore al confronto di quello europeo e allo stile di vita.

luglio ci trasferiamo in italia, a casa dei miei (grande errore,ma quelle erano le possibilità), lei non parlando italiano non riesce a trovare lavoro, io con il mio lavoro mando avanti me lei e la macchina… lei trova le mie stesse difficoltà ad ambientarsi in un'altro paese, in più torna la mia grande passione che è stata messa da parte per questo lungo periodo.. la cucina… il cucinare.. il mio lavoro.
mi rendo conto che per fare quello che mi piace fare a me, ci vuole l'Italia, ci vuole il posto dove nasce la cucina. per imparare cose nuove, per crescere per diventare qualcuno in questo ambiente… servono tanti sacrifici e ho solo 23 anni , e ne ho di strada ancora da fare e di cose da imparare.

è novembre, io lavoro come un addannato per mandare avanti tutti e due,mi piace ma due lavori mi rendono stanchissimo , lei ha la tesi di laurea e deve tornare a cracovia all'università … la decisione che prendiamo è che lei una volta là avrebbe venduto la macchina e il suo appartamento per stabilirsi qui e iniziare una vita insieme.

io ho panicato. non mi sentivo pronto per una cosa definitiva, non volevo fargli vendere tutto e farla trovare senza niente, non volevo che perdesse tutto per me, sono scappato con la coda in mezzo alle gambe,chiudendo tutto!

mi pento? .. a volte si, a volte no.. a volte credo che sia inutile pentirsi, da le mie esperienze passate aspetto altri eventi per comprendere quelli passati.

passo 4 mesi veramente brutti a digerire questa mia codardia… non ne posso parlare con nessuno perché dei miei amici nessuno capirebbe, il ristorante dove lavoravo chiude i battenti e rimango senza lavoro, e senza entusiasmo, in più sono vivere con i miei, che non è proprio il massimo in questo momento, dopo aver vissuto tutto ciò


è marzo 2011 sono passati quasi 5 mesi… e dopo tanto alcol e tante serate di black out tocco il fondo della depressione più totale nella ricerca di qualcosa che non so nemmeno io…esco dal tunnel e mi rimetto in gioco… cerco lavoro e mi riassume lo stesso ristorante che avevo lasciato 3 anni prima per andare in inghiliterra, questa volta con compiti superiori più specifici e sopratutto più importanti… mi occupo di buffet di banchetti, e cose importanti, è dura , ma 3 serate su 7 mi sento realizzato, so che non è il massimo, ma so anche che questa è un'altra strada che mi porterà da qualche parte…non so di preciso dove… ma dal mio passato so che ogni cosa ha un suo perché.
cè un'altra persona vicino a me che cerca di comprendere tutto questo, ma è molto difficile per lei.e non la biasimo.

credo che ci sia solo una cosa che durante tutto questo tempo non sia mai cambiata, è stata accantonata forse delle volte , ma è stata sempre là, è la mia passione per la cucina..

e è da qui che parte il mio consiglio per tutte le persone che stanno ancora leggendo… avere una passione che ti da uno stimolo di vità è tutto, l'eccedere in qualcosa è bellissimo … e ciò che ci distingue dalle altre persone. e sopratutto ci dà la forza.. non tutti la troviamo subito, ed è per questo che mi batto con ogni persona in cui mi imbatto a costringerla a trovare quella cosa che gli dia la forza nel vivere.. al sentirsi vivo!
perché è quella passione che ti spinge a essere il meglio in quello che fai che ti farà vivere momenti magici, e non perché siano magici quei momenti ma perché tu ti sentirai soddisfatto di quello che stai facendo!

e questo nonostante tutto non è l'unica cosa, perché cè sempre quel film/libro che in tutta questa storia ha una parte importantissima, forse per chi non lo conosce e non lo ha mai letto/visto non potrà capire, molto probabilmente per delle persone non servirà leggerlo o vederlo questo film/libro perché conoscono già qualè "the secret" il segreto.

l'universo ha tante legge fisiche scritte, e tante altre teorie ancora da verificare, ma cè una cosa che non potrà mai essere verificata ma possiamo avere la sicurezza che esiste.
si chiama Legge d'attrazione.
noi ogni volta che desideriamo qualcosa il nostro cervello emana energia da neuroni a neuroni, questa energia è elettricità , questa elettricità esce dal nostro corpo state certi che non si disperde nell'aria, ma rimane in circolo.
non cè bisogno che lo scrivi ma tutti quanto sappiamo che un flusso di serenità e un flusso di energie positive creano situazioni positive, perché l'energia che noi emettiamo si disperde nell'aria circostante che occupiamo.
se noi ci svegliamo di buon umore, e mandiamo un sorriso alla cassiera del bar che ci ha fatto un caffè cè un 90 % di possibilità che la cassiera, ci risponda con un sorriso, e questo ci fa star bene.perche una bella ragazza che ricambia un sorriso fa stare bene, e la nostra giornata continuerà sempre meglio.
se noi ci svegliamo di cattivo umore, quel sorriso non lo doniamo, e nemmeno ne riceviamo uno, e anche la piccola sciocchezza che accade dopo , come per esempio la bustina di zucchero che cade per terra mentre siamo di fretta , ci far stare ancor di più di cattivo umore.


poi cè un'altra cosa , il desiderare…
una cosa che ho imparato che niente è impossibile se lo si vuole veramente, se ci si crede veramente, se si è disposti veramente a sacrificarsi per quella cosa, tutto diventa possibile.

io guardando indietro alla mia storia non mi sarei mai immaginato che sarei arrivato fino dove sono arrivato oggi, con questo bagaglio di esperienze, belle o brutte che siano, che poi non esiste una bella o una brutta esperienza, perché tutte ci formano per quello che siamo.
un consiglio che dò a tutti quanti è RISCHIARE… perché non è mai troppo tardi per tirarsi indietro, e anche se diventa troppo tardi , non è una tragedia ma un limite bellissimo che possiamo toccare, perché potremmo riuscire ad affrontare noi stessi e comprendere qualcosa di noi che non potrebbe mai arrivarci altrimenti.
io dopo che ho raccontato tutta la mia vita, credo che sia spettacolare il fatto di pensare che se quel giorno di 9 anni fa non avessi accettato di partire e lasciare tutto per vivere quei momenti bruttissimi di cui vi ho raccontato in marina, non avrei mai trovato la mia passione , che tutt'oggi mi paga da vivere! e mi ha fatto vivere tutto ciò..
nessuno mi avrebbe messo mai a cucinare, nessuno avrebbe mai creduto in me, e nessuno mi avrebbe mai fatto fare un corso , e fatto lavorare con il cuoco di ciampi.

io quando avevo 16 anni questa cosa non la vedevo e non la immaginavo completamente… quindi non abbiate paura a prendere strade che non comprendete bene dove vadano… cè sempre una strada e un qualcosa di buono da prendere.

e se oggi vi svegliate che state male e non siete soddisfatti,va bene, va bene anche se succede domani, perché i periodi di buio… ci stanno e servono per mettere alla prova noi stessi… ma se è un periodo troppo lungo che vi svegliate e non siete soddisfatti, cambiate, non abbiate paura di farlo… la vita e il destino si diverte con voi dal momento che lo sfidate.


e non abbiate paura del vostro dolore, o dello stare male .. è da quello che esce l'energia e la ribellione in voi stessi…è da quello che esce quella forza che tanto cercate e credete di non avere.

io con i miei viaggi, e grazie alle persone che ho conosciuto e che magicamente hanno cambiato il mio modo di vedere le cose, son riuscito a cambiare io.
ricordate, se fate un sorriso e vi comportate in maniera di starci al gioco… poi il gioco viene da solo.
se siete restii , e preferite non staccarvi dalla vostra monotonia perché è quella che vi dà la sicurezza, non riuscirete mai a essere coinvolti in qualcosa di così bello che è la vita .

mai niente è perduto, è stupido disperarsi, tutto può cambiare… basta volerlo, o ancora più stupidamente desiderarlo, poi accade se si è pazienti .
io è questo che ho imparato.


il mio concetto finale cosa importante che voglio che sia trasmessa a tutti… è

nothing is impossible if u want! "cè vò solo un pò de impegno! ;) "





giovedì 6 ottobre 2011




un passo sul viola nel disagio urbano....



giovedi 6 ottobre Stefano Lavoro è morto! R.I.P.




non sono tipo da commemorazioni o messaggi di cordoglio, non sono quel tipo di persona che si ferma a pensare e riflettere sulla morte dei grandi personaggi... ma questa volta è un pò diverso.

Oggi giovedi 6 ottobre, il mondo dice addio a un personaggio che non rappresentava solo un azienda, non rappresentava solo un logo da miliardi di dollari, il mondo dice addio a un personaggio che aveva degli ideali ed è riuscito sempre a vedere avanti, anche andando contro tutti e contro tutto l'ambiente che aveva in torno.

Chi conosce minimamente la storia di Steve jobs capisce subito, un uomo che non ha mai studiato quello che il sistema gli imponeva, un uomo che è stato licenziato dalla stessa azienda che lui ha creato, un uomo che credeva ciecamente a i sogni, un uomo che riusciva a vedere al futuro, un uomo che ha realizzato i suoi sogni con il potere e la determinazione di una passione.
Un uomo FORTUNATO che ha capito veramente presto quale fosse la sua passione, e ha dedicato
tutta la sua vita a essa.

Steve Jobs era un visionario, e il sinonimo piu vicino al suo nome è "IDEALI".
si, ideali che lui ha sempre portato avanti, senza mai un ripensamento, senza mai esser mangiato dalla corruzione, senza mai esser corroso dal potere monetario da lui stesso acquisito.
Cè un discorso fatto a i neolaureati di stanford che racchiude tutto questo :



Ed è incredibile ed egocentrico a sua volta come io mi ritrovi in queste parole, di come io con la cucina abbia trovato veramente presto quello che mi piace fare, e di come dopo tutte le sventure passate in giro per europa, e in italia, adesso guardando in dietro e collegando i punti tutto prenda un senso, ed è anche per questo che mi sento vicino alla morte di quest'uomo.

Sembra buffo a dirlo, ma sia in rete, che a livello personale , cè come la sensazione che sia cambiato qualcosa, che qualcosa cambierà, che nulla sarà come prima da oggi in poi per il mondo della tecnologia apple...

il mio macbook da sta notte ha iniziato a scaldarsi a livelli assurdi, cosa che non era mai successa prima... come in simbolo di protesta che il suo "genitore" si fosse spento.

Sembra buffo parlare di "genitore" di un pezzo di alluminio, ma l'impressione che ha sempre dato quest'uomo è stata sempre disegnare dispositivi in maniera tale da essere complici e assistenti della vita di una persona, e a differenza di altre marche della tecnologia sempre in corsa all'aggiornamento, e al far spendere soldi al cliente per guadagnare, apple ha sempre conosciuto i limiti della tecnologia nel determinato tempo in cui la tecnologia doveva essere avanzata.

esempio ultimo di quello che sto dicendo, è l'uscita del nuovo/vecchio Iphone. che sicuramente è stata una delle ultime decisione di questo grande uomo.
la tecnologia e l'elettronica sta vivendo un momento di confusione a livello di novità.
negli ultimi anni ogni giorno si incrementa la potenza di hardware, e si aggiornano i software, nuove piccole micro-tecnologie favolose vengono inventate.
e come per ogni cosa che è nuova, deve essere testata prima... perche è acerba, immatura, sai come si comporta singolarmente, ma non sai quale può essere il suo comportamento assemblata con altre nuove micro-tecnologie .
e al contrario di altre aziende che per vendere vendere vendere e vendere, prendono tutte queste nuove tecnologie e le mettono in un unico dispositivo facendo gola al cliente che vuole tutto ciò che cè di nuovo,e creando una sorta di confusione e instabilità nel dispositivo stesso...

apple ha sempre deciso di aspettare.. studiare l'insieme, e dar vita a qualcosa che sia differente, la priorità non è vendere vendere vendere e farlo a tutti i costi, la priorità che ha sempre trasmesso quest'uomo è quella di vendere un dispositivo che funzioni a pieno con tutte queste micro-tecnologie inserite. ed è per questo che al contrario di come tutti si aspettavano il nuovo iphone non esiste ancora, ma esiste solo un'aggiornamento della versione vecchia.
il nuovo iphone non esiste, perche è ancora troppo presto, e vendere un dispositivo acerbo, immaturo solo per far soldi, non è mai stato l'ideale seguito da questa azienda che fino a ieri aveva un visionario nelle retrovie.

la tecnologia APPLE non sarà piu la stessa...

STEVE JOBS R.I.P.


DAL WEB

Per aver distribuito ottimismo.

Per aver dato a molti una speranza e a me la possibilità di dire “non è impossibile come dicono tutti”.

Per esser stato una ricca fonte di ispirazione.

Per aver costruito prodotti che rendono i possessori orgogliosi e speciali.

Per esser stato un maestro di innovazione, di marketing e di vita.

Per il tuo modo di comunicare.

Per la tua cura e attenzione nei dettagli.

Per aver contribuito all’illusione di un mondo perfetto.

Per l’amore e la passione in quello che facevi.

Per il discorso ai laureandi di Stanford. (Il cui video, oggi, hanno finalmente visto tutti.)

Per l’incoraggiamento.

Per la tua tenacia.

Perchè “there’s an app for that”

Per tutte le volte che descrivevi una piccola caratteristica usando la parola “remarkable” che mi piace un sacco.

Per esser stato un punto di riferimento.

Per avermi fatto spesso dire “anche Steve fece cosi quella volta…”

Tutto è gia stato detto e scritto. Tutti l’hanno visto e toccato con mano. Oggi non si parla d’altro.

Persino papà sapeva chi eri quando parlavano di te al TG.

Avevo soltanto voglia di aggiungere un pensiero alla nuvola usando un linguaggio che hai contribuito a sviluppare.

Grazie Steve.

[cit: ernesto cinquenove http://www.ernestocinquenove.com/ ]

sabato 1 ottobre 2011

Il Principio della rana bollita (di Noam Chomsky)


Immaginate un pentolone pieno d’acqua fredda nel quale nuota tranquillamente una rana.Il fuoco è acceso sotto la pentola, l’acqua si riscalda pian piano. Presto diventa tiepida.
La rana la trova piuttosto gradevole e continua a nuotare.La temperatura sale. Adesso l’acqua è calda.
Un po’ più di quanto la rana non apprezzi. Si stanca un po’, tuttavia non si spaventa.L’acqua adesso è davvero troppo calda. La rana la trova molto sgradevole, ma si è indebolita, non ha la forza di reagire. Allora sopporta e non fa nulla. Intanto la temperatura sale ancora, fino al momento in cui la rana finisce – semplicemente – morta bollita.Se la stessa rana fosse stata immersa direttamente nell’acqua a 50° avrebbe dato un forte colpo di zampa, sarebbe balzata subito fuori dal pentolone.Questa esperienza mostra che – quando un cambiamento si effettua in maniera sufficientemente lenta – sfugge alla coscienza e non suscita – per la maggior parte del tempo – nessuna reazione, nessuna opposizione, nessuna rivolta.
Se guardiamo ciò che succede nella nostra società da alcuni decenni, ci accorgiamo che stiamo subiamo una lenta deriva alla quale ci abituiamo.
Un sacco di cose, che ci avrebbero fatto orrore 20, 30 o 40 anni fa, a poco a poco sono diventate banali, edulcorate e – oggi – ci disturbano solo leggermente o lasciano decisamente indifferenti la gran parte delle persone. In nome del progresso e della scienza, i peggiori attentati alle libertà individuali, alla dignità della persona, all’integrità della natura, alla bellezza ed alla felicità di vivere, si effettuano lentamente ed inesorabilmente con la complicità costante delle vittime, ignoranti o sprovvedute.I foschi presagi annunciati per il futuro, anziché suscitare delle reazioni e delle misure preventive, non fanno altro che preparare psicologicamente il popolo ad accettare le condizioni di vita decadenti, perfino drammatiche.Il permanente ingozzamento di informazioni da parte dei media satura i cervelli che non riescono più a discernere, a pensare con la loro testa.

Allora se non siete come la rana, già mezzo bolliti, date il colpo di zampa salutare, prima che sia troppo tardi!

giovedì 29 settembre 2011

la birra!



Conoscere i luoghi, vicino o lontani, non vale la pena, non è che
teoria; saper dove meglio si spini la birra, è pratica, è vera geografia